Nobiltà e borghesia

Nel fondo giunto all’Archivio di Stato reatino nel 2019, attraverso la donazione degli eredi Rinaldi imparentati con i Nicoletti, i registri della clientela permettono di individuare non solo a chi fossero rivolti improdotti di pregio realizzati, mma anche la loro descrizione.
La costruzione dello stabilimento era iniziata nel 1920 e l’attività entra a pieno regime presumibilmente
nel 1922, anno in cui troviamo il primo registro dei clienti e dei lavori, per poi arrivare all’inaugurazione ufficiale del 1923. Si apprende dai registri, inoltre, che tra i primi acquirenti ci sono i Savoia (come Real Casa) e i Potenziani.

Testimonianze della produzione dei Nicoletti sono tuttora visibili a Rieti, ad esempio, in via Garibaldi nell’ex Tomassetti denominato Grandi magazzini reatini (1923), poi gioielleria Passi. Tra i disegni c’è quello dedicato a un’altra gioielleria, su via Roma, con disegno sempre del 1923, per l’allora Crisostomi. Documentazione dell’archivio storico del Comune di Rieti mostra come un’altra gioielleria su via Roma, la Albini, abbia una conformazione per le proprie vetrine che rimanda ai Nicoletti. Lo si evince dal disegno allegato all’istanza di Bruno Albini al podestà di Rieti nel 1929, ovvero sei anni dopo il disegno Crisostomi, con cui il proprietario chiede di «modificare la mostra del suo negozio» che doveva evidentemente essere diversa da quella attuale. Seppur non compare tra la clientela, secondo quanto riferito dall’attuale proprietà i lavori per le mostre della gioielleria Albini furono comunque eseguiti dai Nicoletti. Non sarebbe un’eccezione, come si ricava ancora una volta dalla consultazione della documentazione dell’ornato pubblico del Comune di Rieti.  È infatti di Luigi Nicoletti, come si vede dalla firma in calce al progetto con tanto di conca come glifo, il disegno di rifacimento della facciata della casa di via Cintia 24 (ora civico 72, sulla piazzetta del cinema multisala), commissionato dalla famiglia Rosa Ferroni Matteucci nel 1924, la quale non compare nei registri del fondo Nicoletti.

Numerose anche le famiglie nobili e altoborghesi reatine come, ad esempio, Vincentini, Canali, Ricci, Boschi, Tiburzi, Carotti, Vecchiarelli, dello scienziato Carlo Jucci, di Nazareno Strampelli e di Indro Montanelli, con il padre Sestilio, preside a Rieti.

Clientela è presente anche nel mondo ecclesiastico, tra cui il Sant’Uffizio, ora Congregazione per la dottrina della fede, la curia vescovile e il seminario reatini e Rafael Merry del Val, arcivescovo e diplomatico spagnolo nonché segretario di Stato vaticano dal 1903 al 1914.